ROMA - Continua a piovere su Liguria, Piemento e Toscana e continua l'allerta della Protezione civile per allagamenti, frane e rischi ambientali nelle tre regioni. Sono circa 1.500 gli sfollati in Liguria e Piemonte. Il numero maggiore di evacuati resta quello della provincia di La Spezia, dove sono circa 1.300 persone, la maggior parte delle quali, però sono state allontanate dalle proprie abitazioni la scorsa settimana.
La Procura di Genova ha aperto un'inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo contro ignoti per l'alluvione che ieri ha provocato e ingenti danni a Genova. L'inchiesta è seguita dal procuratore capo facente funzioni, Vincenzo Scolastico, e dal sostituto procuratore Stefano Puppo.
Il sindaco Marta Vincenzi ha vietato nelle strade nel territorio del Comune la circolazione di tutti i veicoli. Possono circolare solo quelli adibiti al soccorso. Stop ai mercati . Sospese tutte le manifestazioni sportive (compresa Genoa-Inter) e culturali.
Contestatazioni in via Fereggiano. «Vergogna, vergogna, vattene a casa, dimissioni». Così alcuni residenti di via Fereggiano, a Genova, hanno contestato il sindaco, Marta Vincenzi, che era venuta a rendersi conto della situazione. «Qui non sei su facebook - hanno aggiunto - qui siamo nel tempo reale». Lungo via Fereggiano la contestazione nei confronti del sindaco Marta Vincenzi è stata pressoché unanime.
«Non è vero, non è vero che non abbiamo fatto niente»: il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ha risposto così ai cittadini di via Fereggiano che la contestavano. Inizialmente si era imposta il silenzio, poi è sbottata: «Abbiamo ripulito il Bisagno, abbiamo speso sei milioni sul Fereggiano. Non potete dire che non abbiamo fatto niente».
Napolitano: capire cause tragedia Genova. «Un tragedia per danni e lutti. Cerchiamo ancora di capire quali siano state le cause». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Turi (Bari) per visitare le celle dove furono detenuti Antonio Gramsci e Sandro Pertini.
Berlusconi: trovare interventi per evitare queste tragedie. Sull’alluvione di Genova, le vittime e le frane che si sono verificate in questi giorni di maltempo, è intervenuto il premier: «Bisogna trovare interventi per evitare queste tragedie». «È terribile assistere impotenti alla tv al dramma di Genova che ha coinvolto così tante persone. Ma le parole servono a poco. Vediamo se ci sarà modo di intervenire per evitare che ciò che è successo non possa succedere più in futuro». «È evidente che si è costruito là dove non si doveva costruire».
Pd: vergogna, abusivismo colpa del premier. «Le parole di Berlusconi a commento della tragedia di Genova sono senza vergogna. Le migliaia di case abusive sono infatti il risultato dei due condoni che portano la sua firma, provvedimenti che solo qualche giorno fa pensava di riproporre per l’ennesima volta tra le pieghe delle misure di risanamento finanziario del suo governo». Il responsabile Green Economy del PD, Ermete Realacci.
Bagnasco: genovesi siate forti. L’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, ha visitato di persona il quartiere Marassi colpito ieri dall’alluvione. Il porporato, giunto in auto in via Fereggiano, si è incontrato con alcuni cittadini. «Siate forti - ha detto loro - è come l’alluvione del ‘70. Il dolore è grande, ma ora è il momento di rimboccarsi le maniche».
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, prefetto Franco Gabrielli, è a Genova per incontrare, presso la sede della Regione Liguria, i vertici istituzionali e le strutture operative di protezione civile.
Sono oltre 300 gli interventi dei 170 vigili del fuoco con 45 mezzi al lavoro per l’emergenza alluvione a Genova. Numerosi ieri i salvataggi di persone travolte dall’acqua, mentre oggi proseguono gli interventi per i crolli, gli allagamenti, i dissesti statici che hanno colpito in particolare le zone di Marassi, Sturla, Brignole e Sant’Olcese.
Militari del Genio provenienti da Torino sono a Genova per dare manforte ai soccorritori dopo l’alluvione che ha disastrato la città. La richiesta di trenta uomini dell’Esercito è pervenuta dalla Prefettura di Genova.
Cittadini con le pale, ruspe per rimuovere le auto accatastate una sull’altra, mezzi di soccorso per lo spurgo di seminterrati e cantine: via Ferragiano si è svegliata ancora invasa dal fango che ieri ha travolto ed ucciso sei persone. Lungo la strada simbolo dell’ennesima tragedia italiana i segni del disastro sono evidenti: tutti i negozi hanno subito danni, alcuni sono stati completamente distrutti dalla furia dell’acqua. Ancora sospesa in tutta la zona l’erogazione del gas, ci sono infatti ancora rischi.
La pioggia continua a cadere su Genova e ci sono nuovi allarmi. Poco dopo le 13 è scattato di nuovo l'allarme in via Fereggiano dove ieri ci sono state le vittime dell’alluvione. Si temeva lo straripamento dell’omonimo torrente. Dopo circa mezz’ora l’allarme è rientrato e sono ripresi i lavori di sgombero della strada.
Una ventina gli edifici scolastici sono stati interessati da allagamenti, nelle zone di Val Bisagno, Levante e Medio Levante.
Un forte temporale si è abbattuto su Borghetto Vara e Brugnato. La pioggia battente sta portando via il fango delle strade e rappresenta una forte minaccia per le decine di frane che ancora si trovano nella zona alluvionata dal 25 ottobre scorso.
Due frazioni della Val di Vara, Stagnedo e Boccapignone, sono state evacuate da pochi minuti per l’apertura di un nuovo fronte di frana causato dalla intensa pioggia che cade da questa mattina nella zona già colpita dall’alluvione della scorsa settimana. I tecnici hanno chiuso l’Aurelia, tra Beverino e Borghetto Vara, già interessata ieri dal movimento della grande frana caduta nei giorni scorsi.
Temporali, allagamenti, mareggiate: il maltempo che ieri ha devastato Genova ha colpito nella notte la provincia di Savona, anche se fortunatamente non si sono registrati morti e feriti. In tutta la provincia era già stato disposto fin da ieri la chiusura delle scuole. Le situazioni più gravi si sono registrate a Cairo Montenotte, in Valbormida; a Quiliano, dove diversi cittadini hanno abbandonato le abitazioni ai primi piani, e in diversi comuni della riviera. Ad Alassio le onde, altissime, hanno raggiunto le vetrine dei locali della passeggiata mentre ad Albenga, alla foce del Centa, il mare ha raggiunto forza 7. Mareggiate anche a Varazze e Celle Ligure.
Ancora piogge di forte intensità nelle ultime 12 ore su quasi tutto il Piemonte: nelle zone del Toce, Chiusella, Cervo, Val Sesia, Valle Tanaro, Belbo e Bormida. Dai rilevamenti in corso e dalle segnalazioni pervenute fino alle 12 alla sede centrale regionale della Protezione civile, si segnalano in particolare frane e smottamenti che interessano la rete viaria provinciale e secondaria alessandrina, particolarmente nell’Ovadese, con allagamenti e invasioni parziali della careggiata da parte di detriti.
Ordinanze di evacuazione sono state emesse in via precauzionale per alcune zone di Alessandria. Circa 250 le persone interessate dai provvedimenti. Le famiglie potranno trovare ricovero presso lastruttura di Protezione Civile a Forte Acqui «e con altri sistemi che - ha sottolineato l'assessore comunale alla Protezione Civile, Evaldo Pavanell - si stanno predisponendo per fare fronte ai diversi eventuali tipi di evacuazione». La situazione è monitorata dal Comitato comunale di protezione civile e dall'Unità di crisi.
La prima fase critica è alle spalle: la piena della scorsa notte è passata dall'alessandrino causando frane e allagamenti, costringendo molte famiglie a lasciare le loro case vicine ai corsi d'acqua, ma non ci sono state vittime, nè gravi danni. Il Piemonte, tuttavia, continua a trattenere il fiato per il maltempo: lo stato di allerta proseguirà fino a lunedì. Alla periferia di Alessandria, prima dell'alba, due agenti di polizia hanno rischiato di restare intrappolati sulla loro auto, sommersa dalle acque della Bormida, dopo avere salvato una decina di persone che vivono in cascine allagate. Il governatore del Piemonte Roberto Cota, che ha seguito minuto per minuto l'evolversi della situazione, fermandosi a lungo nella sala operativa della Protezione civile regionale, continua a rinnovare l'appello a evitare luoghi potenzialmente pericolosi, a partire da ponti e sponde dei fiumi, sottopassi. Oggi alcune strade sono state chiuse nell'alessandrino, compreso un tratto dell'ex statale del Turchino, e
nel cuneese, nessuna, finora, nel torinese, dove la fase critica deve ancora arrivare. Per precauzione, lunedì nel capoluogo piemontese resteranno chiuse - è stato deciso questa sera in un vertice in Prefettura - e un'analoga decisione potrà estendersi ad altre zone della provincia - la decisione verrà presa domattina - e in Valsesia. Chiusi anche, ma domani, i cimiteri di Torino e sospese tutte le attività, gestite da enti e società pubbliche e private sui Murazzi del Po, che finiscono sott'acqua praticamente a ogni piena del fiume. Il sindaco Piero Fassino ha sospeso il divieto di transito, lunedì, nella Ztl (zona a traffico a limitato) e ha chiesto ai sindacati di sospendere lo sciopero della metropolitana previsto sempre per dopodomani. Domani si attende una piena del Po a Crescentino (Vercelli) ma anche più a sud anche se la direzione della perturbazione da est a ovest - hanno spiegato i meteorologi - sembra favorire un più facile smaltimento dei corsi d'acqua più importanti, evitando accumuli d'acqua ancora più consistenti. Oltre i 2.500 metri ci sono state nevicate abbondanti: 95 cm a Macugnaga. Ma nel cuneese la quota neve è rimasta anche a 2.100-2.200 metri.
La piena del Po è attesa nella notte: i livelli del Po saranno in crescita a valle di Torino per il contributo degli affluenti alpini con possibili superamenti delle soglie di elevata criticità a partire dalla notte.
Allarme frane in Lunigiana. Nella Lunigiana, colpita da forti scrosci temporaleschi e allagamenti che interessano la viabilità della zona, torna l'incubo frane: alcuni massi sono caduti sulla strada provinciale nei pressi di Fivizzano, in località Casola. La pioggia ha nuovamente isolato Parana, una delle frazioni con le quali i collegamenti erano ancora precari: per questo è stato deciso di portare con un elicottero dell'Esercito un medico del presidio sanitario che resterà sul posto per assistere la popolazione fino al ripristino di un collegamento via terra. Oltre all'episodio di Fivizzano sono stati rilevati movimenti franosi al secondo chilometro della provinciale n. 42 e a Montereggio, nei pressi di un albergo.Sono impegnati in Lunigiana oltre 700 tra appartenenti al volontariato, Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza, Polizia municipale, Corpo forestale, Regione ed enti locali, addetti alle telecomunicazioni. La pioggia sta causando problemi anche alla sicurezza della viabilità: un'auto è finita contro un muro, probabilmente a causa del fondo reso viscido, in località Moncigoli. Le condizioni della donna al volante non sembrano destare preoccupazione.
Toscana: fino a domani allerta pioggia nel Grossetano. La Sala operativa unificata permanente della Protezione Civile regionale ha aggiornato l’avviso di criticità moderata per le piogge, che resta in vigore fino alle 20 di domenica 6 novembre. L’avviso di criticità moderata viene esteso ad alcune zone del sud della Toscana: medio bacino dell’Ombrone grossetano, bacino del fiume Bruna e foce dell’Ombrone, bacino del fiume Albegna e bacino del fiume Fiora. Prevista ondata di piena a Bocca di Magra. La previsione di un’onda di piena a Bocca di Magra (Massa Carrara), attesa intorno alle 19 di stasera con un volume di un migliaio di metri cubi d’acqua. Il sindaco di Carrara, Angelo Zubbani, ha intanto annunciato la creazione di un centro di accoglienza nei padiglioni della Fiera, che potrà ospitare fino a mille persone.
La Procura di Genova ha aperto un'inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo contro ignoti per l'alluvione che ieri ha provocato e ingenti danni a Genova. L'inchiesta è seguita dal procuratore capo facente funzioni, Vincenzo Scolastico, e dal sostituto procuratore Stefano Puppo.
Il sindaco Marta Vincenzi ha vietato nelle strade nel territorio del Comune la circolazione di tutti i veicoli. Possono circolare solo quelli adibiti al soccorso. Stop ai mercati . Sospese tutte le manifestazioni sportive (compresa Genoa-Inter) e culturali.
Contestatazioni in via Fereggiano. «Vergogna, vergogna, vattene a casa, dimissioni». Così alcuni residenti di via Fereggiano, a Genova, hanno contestato il sindaco, Marta Vincenzi, che era venuta a rendersi conto della situazione. «Qui non sei su facebook - hanno aggiunto - qui siamo nel tempo reale». Lungo via Fereggiano la contestazione nei confronti del sindaco Marta Vincenzi è stata pressoché unanime.
«Non è vero, non è vero che non abbiamo fatto niente»: il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ha risposto così ai cittadini di via Fereggiano che la contestavano. Inizialmente si era imposta il silenzio, poi è sbottata: «Abbiamo ripulito il Bisagno, abbiamo speso sei milioni sul Fereggiano. Non potete dire che non abbiamo fatto niente».
Napolitano: capire cause tragedia Genova. «Un tragedia per danni e lutti. Cerchiamo ancora di capire quali siano state le cause». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Turi (Bari) per visitare le celle dove furono detenuti Antonio Gramsci e Sandro Pertini.
Berlusconi: trovare interventi per evitare queste tragedie. Sull’alluvione di Genova, le vittime e le frane che si sono verificate in questi giorni di maltempo, è intervenuto il premier: «Bisogna trovare interventi per evitare queste tragedie». «È terribile assistere impotenti alla tv al dramma di Genova che ha coinvolto così tante persone. Ma le parole servono a poco. Vediamo se ci sarà modo di intervenire per evitare che ciò che è successo non possa succedere più in futuro». «È evidente che si è costruito là dove non si doveva costruire».
Pd: vergogna, abusivismo colpa del premier. «Le parole di Berlusconi a commento della tragedia di Genova sono senza vergogna. Le migliaia di case abusive sono infatti il risultato dei due condoni che portano la sua firma, provvedimenti che solo qualche giorno fa pensava di riproporre per l’ennesima volta tra le pieghe delle misure di risanamento finanziario del suo governo». Il responsabile Green Economy del PD, Ermete Realacci.
Bagnasco: genovesi siate forti. L’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, ha visitato di persona il quartiere Marassi colpito ieri dall’alluvione. Il porporato, giunto in auto in via Fereggiano, si è incontrato con alcuni cittadini. «Siate forti - ha detto loro - è come l’alluvione del ‘70. Il dolore è grande, ma ora è il momento di rimboccarsi le maniche».
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, prefetto Franco Gabrielli, è a Genova per incontrare, presso la sede della Regione Liguria, i vertici istituzionali e le strutture operative di protezione civile.
Sono oltre 300 gli interventi dei 170 vigili del fuoco con 45 mezzi al lavoro per l’emergenza alluvione a Genova. Numerosi ieri i salvataggi di persone travolte dall’acqua, mentre oggi proseguono gli interventi per i crolli, gli allagamenti, i dissesti statici che hanno colpito in particolare le zone di Marassi, Sturla, Brignole e Sant’Olcese.
Militari del Genio provenienti da Torino sono a Genova per dare manforte ai soccorritori dopo l’alluvione che ha disastrato la città. La richiesta di trenta uomini dell’Esercito è pervenuta dalla Prefettura di Genova.
Cittadini con le pale, ruspe per rimuovere le auto accatastate una sull’altra, mezzi di soccorso per lo spurgo di seminterrati e cantine: via Ferragiano si è svegliata ancora invasa dal fango che ieri ha travolto ed ucciso sei persone. Lungo la strada simbolo dell’ennesima tragedia italiana i segni del disastro sono evidenti: tutti i negozi hanno subito danni, alcuni sono stati completamente distrutti dalla furia dell’acqua. Ancora sospesa in tutta la zona l’erogazione del gas, ci sono infatti ancora rischi.
La pioggia continua a cadere su Genova e ci sono nuovi allarmi. Poco dopo le 13 è scattato di nuovo l'allarme in via Fereggiano dove ieri ci sono state le vittime dell’alluvione. Si temeva lo straripamento dell’omonimo torrente. Dopo circa mezz’ora l’allarme è rientrato e sono ripresi i lavori di sgombero della strada.
Una ventina gli edifici scolastici sono stati interessati da allagamenti, nelle zone di Val Bisagno, Levante e Medio Levante.
Un forte temporale si è abbattuto su Borghetto Vara e Brugnato. La pioggia battente sta portando via il fango delle strade e rappresenta una forte minaccia per le decine di frane che ancora si trovano nella zona alluvionata dal 25 ottobre scorso.
Due frazioni della Val di Vara, Stagnedo e Boccapignone, sono state evacuate da pochi minuti per l’apertura di un nuovo fronte di frana causato dalla intensa pioggia che cade da questa mattina nella zona già colpita dall’alluvione della scorsa settimana. I tecnici hanno chiuso l’Aurelia, tra Beverino e Borghetto Vara, già interessata ieri dal movimento della grande frana caduta nei giorni scorsi.
Temporali, allagamenti, mareggiate: il maltempo che ieri ha devastato Genova ha colpito nella notte la provincia di Savona, anche se fortunatamente non si sono registrati morti e feriti. In tutta la provincia era già stato disposto fin da ieri la chiusura delle scuole. Le situazioni più gravi si sono registrate a Cairo Montenotte, in Valbormida; a Quiliano, dove diversi cittadini hanno abbandonato le abitazioni ai primi piani, e in diversi comuni della riviera. Ad Alassio le onde, altissime, hanno raggiunto le vetrine dei locali della passeggiata mentre ad Albenga, alla foce del Centa, il mare ha raggiunto forza 7. Mareggiate anche a Varazze e Celle Ligure.
Ancora piogge di forte intensità nelle ultime 12 ore su quasi tutto il Piemonte: nelle zone del Toce, Chiusella, Cervo, Val Sesia, Valle Tanaro, Belbo e Bormida. Dai rilevamenti in corso e dalle segnalazioni pervenute fino alle 12 alla sede centrale regionale della Protezione civile, si segnalano in particolare frane e smottamenti che interessano la rete viaria provinciale e secondaria alessandrina, particolarmente nell’Ovadese, con allagamenti e invasioni parziali della careggiata da parte di detriti.
Ordinanze di evacuazione sono state emesse in via precauzionale per alcune zone di Alessandria. Circa 250 le persone interessate dai provvedimenti. Le famiglie potranno trovare ricovero presso lastruttura di Protezione Civile a Forte Acqui «e con altri sistemi che - ha sottolineato l'assessore comunale alla Protezione Civile, Evaldo Pavanell - si stanno predisponendo per fare fronte ai diversi eventuali tipi di evacuazione». La situazione è monitorata dal Comitato comunale di protezione civile e dall'Unità di crisi.
La prima fase critica è alle spalle: la piena della scorsa notte è passata dall'alessandrino causando frane e allagamenti, costringendo molte famiglie a lasciare le loro case vicine ai corsi d'acqua, ma non ci sono state vittime, nè gravi danni. Il Piemonte, tuttavia, continua a trattenere il fiato per il maltempo: lo stato di allerta proseguirà fino a lunedì. Alla periferia di Alessandria, prima dell'alba, due agenti di polizia hanno rischiato di restare intrappolati sulla loro auto, sommersa dalle acque della Bormida, dopo avere salvato una decina di persone che vivono in cascine allagate. Il governatore del Piemonte Roberto Cota, che ha seguito minuto per minuto l'evolversi della situazione, fermandosi a lungo nella sala operativa della Protezione civile regionale, continua a rinnovare l'appello a evitare luoghi potenzialmente pericolosi, a partire da ponti e sponde dei fiumi, sottopassi. Oggi alcune strade sono state chiuse nell'alessandrino, compreso un tratto dell'ex statale del Turchino, e
nel cuneese, nessuna, finora, nel torinese, dove la fase critica deve ancora arrivare. Per precauzione, lunedì nel capoluogo piemontese resteranno chiuse - è stato deciso questa sera in un vertice in Prefettura - e un'analoga decisione potrà estendersi ad altre zone della provincia - la decisione verrà presa domattina - e in Valsesia. Chiusi anche, ma domani, i cimiteri di Torino e sospese tutte le attività, gestite da enti e società pubbliche e private sui Murazzi del Po, che finiscono sott'acqua praticamente a ogni piena del fiume. Il sindaco Piero Fassino ha sospeso il divieto di transito, lunedì, nella Ztl (zona a traffico a limitato) e ha chiesto ai sindacati di sospendere lo sciopero della metropolitana previsto sempre per dopodomani. Domani si attende una piena del Po a Crescentino (Vercelli) ma anche più a sud anche se la direzione della perturbazione da est a ovest - hanno spiegato i meteorologi - sembra favorire un più facile smaltimento dei corsi d'acqua più importanti, evitando accumuli d'acqua ancora più consistenti. Oltre i 2.500 metri ci sono state nevicate abbondanti: 95 cm a Macugnaga. Ma nel cuneese la quota neve è rimasta anche a 2.100-2.200 metri.
La piena del Po è attesa nella notte: i livelli del Po saranno in crescita a valle di Torino per il contributo degli affluenti alpini con possibili superamenti delle soglie di elevata criticità a partire dalla notte.
Allarme frane in Lunigiana. Nella Lunigiana, colpita da forti scrosci temporaleschi e allagamenti che interessano la viabilità della zona, torna l'incubo frane: alcuni massi sono caduti sulla strada provinciale nei pressi di Fivizzano, in località Casola. La pioggia ha nuovamente isolato Parana, una delle frazioni con le quali i collegamenti erano ancora precari: per questo è stato deciso di portare con un elicottero dell'Esercito un medico del presidio sanitario che resterà sul posto per assistere la popolazione fino al ripristino di un collegamento via terra. Oltre all'episodio di Fivizzano sono stati rilevati movimenti franosi al secondo chilometro della provinciale n. 42 e a Montereggio, nei pressi di un albergo.Sono impegnati in Lunigiana oltre 700 tra appartenenti al volontariato, Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza, Polizia municipale, Corpo forestale, Regione ed enti locali, addetti alle telecomunicazioni. La pioggia sta causando problemi anche alla sicurezza della viabilità: un'auto è finita contro un muro, probabilmente a causa del fondo reso viscido, in località Moncigoli. Le condizioni della donna al volante non sembrano destare preoccupazione.
Toscana: fino a domani allerta pioggia nel Grossetano. La Sala operativa unificata permanente della Protezione Civile regionale ha aggiornato l’avviso di criticità moderata per le piogge, che resta in vigore fino alle 20 di domenica 6 novembre. L’avviso di criticità moderata viene esteso ad alcune zone del sud della Toscana: medio bacino dell’Ombrone grossetano, bacino del fiume Bruna e foce dell’Ombrone, bacino del fiume Albegna e bacino del fiume Fiora. Prevista ondata di piena a Bocca di Magra. La previsione di un’onda di piena a Bocca di Magra (Massa Carrara), attesa intorno alle 19 di stasera con un volume di un migliaio di metri cubi d’acqua. Il sindaco di Carrara, Angelo Zubbani, ha intanto annunciato la creazione di un centro di accoglienza nei padiglioni della Fiera, che potrà ospitare fino a mille persone.
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